I monitoraggi strutturali permettono di avere una costanza di informazioni circa il comportamento della struttura al fine di individuare la condizione della stessa, l’eventuale presenza di danni strutturali già innescati e la loro evoluzione.
Vengono quindi monitorate le variazioni (es. variazioni dell’ampiezza delle fessure) e anche il comportamento dovuto e influenzato sia da sollecitazioni interne, come ad esempio gli assestamenti degli elementi strutturali o le ridistribuzioni dei carichi dovute a interventi di ristrutturazione, sia dal contesto in cui l’oggetto di indagine è inserito (vento, temperatura, umidità, traffico veicolare ecc..) ed eventuali sollecitazioni dovute a agenti esterni (come terremoti) . I parametri che possono essere monitorati sono molteplici, tra tutti, quelli indagati abitualmente sono spostamenti, rotazioni, deformazioni e stato tensionale. La durata del monitoraggio deve essere rappresentativa del fenomeno e non inferiore a 18 mesi.
Nel monitoraggio dinamico vengono analizzate e indagate le vibrazioni siano esse naturali o indotte.