prove di carico

Prove di carico

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Le prove di carico permettono di verificare la corrispondenza tra quanto progettato e verificato con il modello di calcolo e quanto effettivamente realizzato, vengono inoltre utilizzate quando non si conoscono con esattezza o quando non si ha la certezza che vengano garantiti i parametri di progetto; ad esempio nel caso di eventi eccezionali come sisma e incendi che possono portare a una riduzione della capacità di resistenza o anche interventi edilizi successivi che possono indurre a cambiamenti nelle configurazioni.

I carichi possono essere concentrati o distribuiti (sull’intera superficie o su una striscia).

I carichi concentrati possono essere applicati con cilindri oleodinamici o con carichi pensili, quelli distribuiti mediante serbatoi ad acqua o con altri tipi di zavorre.

L’effetto delle sollecitazioni indotte viene misurato tramite strumenti ( come comparatori e trasduttori) in grado di rilevare spostamenti, rotazioni e deformazioni nei punti più significativi.

PROVA DI CARICO CON MATERASSI AD ACQUA SU SOLAI

Carico applicato con serbatoi, rigidi o flessibili, riempiti di acqua.

La disposizione dei serbatoi può essere fatta:

– lungo l’intero campo di solaio > carico di prova pari al carico di progetto (carico accidentale + carico permanente non ancora posto  in opera)

– lungo una striscia di solaio > carico di prova pari al carico di esercizio + carico permanente non ancora posto in opera + incremento idoneo per generare le massime sollecitazioni di progetto.

Il carico viene applicato gradualmente con incrementi costanti (step da 25% del carico di prova nella fase di carico da 50% nella fase di scarico) rilevando gli spostamenti sia in mezzeria nel senso dell’orditura del solaio sia ortogonalmente per la stima della rigidezza del solaio. Ogni gradino di carico viene mantenuto costante fino alla stabilizzazione degli abbassamenti, e il passaggio allo step successivo viene fatto quando la differenza tra due letture è di 0,005 mm. La prova termina quando il valore degli abbassamenti residui allo scarico è stabile ( differenza tra due letture < 0,05 mm).

MATERASSO ACQUA
PROVA DI CARICO CON MARTINETTO A SPINTA SU SOLAI

PROVA DI CARICO CON MARTINETTO A SPINTA SU SOLAI

Carico applicato con uno o più martinetti oleodinamici.

1 martinetto > in mezzeria

2 martinetti > a un terzo e a due terzi della luce

3 martinetti > in mezzeria e ai quarti della luce

Il solaio sovrastante quello di prova deve essere contrastato (es. con puntelli ), il carico viene trasferito tramite putrella di distribuzione. Il carico viene trasmesso all’estradosso del solaio tramite putrella di distribuzione disposte ortogonalmente all’orditura del solaio.

Gli strumenti di misura degli abbassamenti devono essere posizionati a intradosso del solaio di prova.

Il carico viene applicato gradualmente con incrementi costanti rilevando gli spostamenti sia in mezzeria nel senso dell’orditura del solaio sia ortogonalmente per la stima della rigidezza del solaio.

Ogni gradino di carico viene mantenuto costante fino alla stabilizzazione degli abbassamenti, e il passaggio allo step successivo viene fatto quando la differenza tra due letture è di 0,005 mm. La prova termina quando il valore degli abbassamenti residui allo scarico è stabile (differenza tra due letture < 0,05 mm).

PROVA DI CARICO A COMPRESSIONE SU PALI O MICROPALI DI FONDAZIONE

Le prove di carico a compressione su pali permettono di dare indicazioni sul loro effettivo comportamento in sito tramite il ricavo della curva carico-cedimento ottenuta con i dati forniti dalla prova.

Possono eseguirsi sia prove pilota, su pali appositamente realizzati e in condizioni identiche a quelli dei pali della futura palificata, per testare la reale capacità portante del palo, sia prove di collaudo.

Queste ultime sono obbligatorie e in numero legato al numero dei pali che verranno realizzati.

Il carico delle prove pilota è circa pari a 3 volte il carico di esercizio, il carico delle prove di collaudo pari a 1,5 volte il carico di esercizio.

Il carico viene applicato per incrementi successivi e ogni carico deve essere mantenuto per un tempo prefissato (dai 20-30 minuti per i primi step, ai 60 minuti per il carico massimo). All’interno dell’intervallo di carico possono eseguirsi misure intermedie.

Ogni incremento non deve esser superiore a ¼ del carico di esercizio.

Si possono effettuare anche più cicli di carico e scarico.

Il carico è applicato utilizzando uno o più martinetti idraulici posti su un dado realizzato sulla testa del palo e contrastati da un’opportuna zavorra o struttura di contrasto.

Il palo da testare deve avere una stagionatura di almeno 28 giorni (per il dado è sufficiente una stagionatura di almeno 7 giorni)

Per la misura dei cedimenti sono impiegati n.3 trasduttori o comparatori che vanno posti attorno al palo, il cui sostegno deve essere indipendente sia dall’influenza dei movimenti del plinto, e quindi del palo, sia da quella della struttura di contrasto.

I trasduttori devono essere posti a 120° l’uno dall’altro.

Tutto il sistema deve essere protetto agli agenti atmosferici.

Il contrasto, sovradimensionato rispetto al carico di prova e il cui baricentro deve esser centrato con l’asse del palo, può essere realizzato in due modi:

– zavorra posta al di sopra del palo in prova

– attraverso trave di contrasto ancorata ad almeno due pali adiacenti.

PROVA DI CARICO A SPINTA LATERALE SU PALI O MICROPALI DI FONDAZIONE

PROVA DI CARICO A SPINTA LATERALE SU PALI O MICROPALI DI FONDAZIONE

Le prove di carico orizzontale su pali permettono di dare indicazioni sull’entità degli spostamenti orizzontali e delle rotazioni alla testa del palo, e degli spostamenti in profondità dovuti a carichi orizzontali, permettendo di verificare il comportamento deformativo e la resistenza a flessione del palo.

La prova di carico viene eseguita applicando staticamente ed in direzione orizzontale il carico tramite il martinetto posto a metà dell’altezza del dado in calcestruzzo appositamente realizzato in testa al palo di fondazione ed utilizzando come contrasto il palo adiacente oppure una struttura di contrasto opportunamente zavorrata entrambi situati a una distanza tale da evitare eventuali interazioni tra i movimenti.

Alla stessa quota del martinetto, ma dalla parte opposta, viene collocato il comparatore posizionandolo su un cavalletto di supporto con basetta magnetica alla maggiore distanza possibile dal palo, compatibilmente con le condizioni del sito.

Il carico viene applicato con incrementi controllati, misurando gli spostamenti ai diversi intervalli stabiliti.

PROVA DI CARICO A TIRO SU BARRIERE ANTIRUMORE O SU STRUTTURE METALLICHE

La prova di carico a tiro prevede l’imposizione del carico mediante paranco metallico e monitoraggio dello stesso attraverso un dinamometro ad esso collegato. Il carico viene applicato orizzontalmente sulla testa del montante, mediante una apposita piastra di ancoraggio, la parte opposta viene ancorata al braccio di un mezzo escavatore o camion gru di peso idoneo. Gli spostamenti vengono misurati tramite stazione totale, su tre punti del montante (disposti alla base, a metà ed all’estremità dello stesso). Il carico di collaudo a tiro viene raggiunto mediante step di carico, per ogni step, il carico viene mantenuto fino alla stabilizzazione degli spostamenti, con letture intermedie, mentre il carico di collaudo viene mantenuto per 20’/30’, con letture intermedie.

PROVA DI CARICO A TIRO SU BARRIERE ANTIRUMORE O SU STRUTTURE METALLICHE
PROVA DI CARICO SU PARAPETTO O STRUTTURE IN VETRO

PROVA DI CARICO SU PARAPETTO O STRUTTURE IN VETRO

Le prove di carico su parapetti hanno lo scopo di simulare la resistenza a carico orizzontale del corrimano il carico può esser applicato tramite martinetti oleodinamici posizionati orizzontalmente rispetto al parapetto o attraverso paranco metallico con dinamometro a esso collegato. A contatto con il parapetto viene posizionata elemento ripartitore del carico in legno. Gli spostamenti vengono misurati mediante trasduttori o comparatori di spostamento. Si possono testare anche i montanti del parapetto, in questo caso il carico viene applicato sia al vertice del montante che sul parapetto. L’imposizione dei carichi è graduale ed e viene tenuta sotto costante controllo la rilevazione delle deformazioni ed il relativo andamento.

PROVA DI CARICO SU LINEE VITA

La prova di carico ha lo scopo di simulare il carico applicato dalla fune sui dispositivi di ancoraggio della linea vita alla copertura, in caso di caduta di un operatore ancorato al dispositivo.

Il carico applicato è quello corrispondente alla tensione sulla fine e pari al taglio sul dispositivo amplificato sulla base delle indicazioni del progettista. Per l’applicazione e la misura del carico viene utilizzato un paranco metallico con dinamometro, la misura dello spostamento viene fatta con un comparatore analogico di spostamento.

Il carico viene raggiunto mediante step di carico, viene inoltre monitorata la flessione laterale dei dispositivi allo scopo di controllare eventuali spostamenti anomali.

PROVA DI CARICO SU LINEE VITA
PROVE DI CARICO SU SCALE, PIANEROTTOLI E SBALZI DI BALCONI E TERRAZZI

PROVE DI CARICO SU SCALE, PIANEROTTOLI E SBALZI DI BALCONI E TERRAZZI

Le prove di carico su rampe di scale vengo eseguite con applicazione di un carico costituito o da serbatoi rigidi tipo cisterne o da sacchi di cemento disponendoli sui gradini ed eventualmente sui pianerottoli.

Il carico viene applicato per step, ogni step è mantenuto per un tempo non inferiore a 10/15 minuti e fino a stabilizzazione delle frecce e il monitoraggio degli spostamenti viene eseguito con trasduttori potenziometrici o comparatori di spostamento, lungo l’asse longitudinale delle rampe e trasversalmente sui pianerottoli

PROVA DI CARICO SU GANCI O PENDINI PER CONTROSOFFITTATURE

Lo scopo della prova è quello di verificare la tenuta dei tasselli, sui quali sono installati i pendini, con funzione di sostegno della controsoffittatura, e di misurare gli abbassamenti nell’intorno dei punti in cui il tassello stesso è stato applicato.

In una fase preliminare, il progettista esegue un’indagine visiva per risalire alla tipologia di controsoffitto con lo scopo di definire i carichi agenti. La tipologia della struttura di ancoraggio, del supporto del ribassamento e degli elementi che lo costituiscono rappresentano dati fondamentali per predisporre un’idonea tipologia di prova per valutare la stabilità del controsoffitto.

Il carico viene applicato agganciando un cavo alla struttura di supporto del controsoffitto in corrispondenza dell’ancoraggio al pendino. Quest’ultimo viene quindi sollecitato direttamente dal sovraccarico di prova, costituito da serbatoi rigidi installati in sequenza, e collegati al tassello mediante il cavo.

Tutto il sistema di misura, per quanto possibile, deve esser isolato da fattori esterni che possano comprometterne i risultati.

Il carico viene applicato in maniera graduale per step di carico con misurazioni per circa 10 minuti ogni step o fino a completa stabilizzazione.

I punti di misura degli abbassamenti possono essere disposti al fine di monitorare 4 punti disposti lungo le due direzioni principali della struttura di sostegno, a distanza dal punto di riferimento (tassello) di circa 30-40 cm.

PROVA DI CARICO SU GANCI O PENDINI PER CONTROSOFFITTATURE

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